Cenone: Gli italiani festeggeranno a casa.

Spese all’ultima ora a caccia di promozioni. Piatti, vini e dolci: trionfa la tradizione

Dopo un anno difficile, sono ancora di più gli italiani che passeranno in casa la notte di Natale: nel 2014 saranno oltre 43 milioni,  vale a dire il 7% in più dei periodi precedenti la crisi (92% quest’anno, 85% nel 2007). Ristorante e vacanza sono le altre due opzioni più gettonate, con un residuale 2% a testa, ma c’è anche un 1% (circa mezzo milione di persone)  che dovrà lavorare per assicurare i servizi essenziali.

Dai sondaggi compiuti con Swg e con gli imprenditori di Fiesa-Confesercenti emerge che la spesa per il cenone si  aggirerà  in media poco sotto i 100 euro, vale a dire 94 euro (prima della crisi, nel 2007,  erano 106).

Secondo stime raccolte fra gli imprenditori di Fiesa-Confesercenti quest’anno le spese alimentari per la festività natalizia, fino a pochi giorni fa praticamente ferme o in leggero rialzo sull’anno precedente, accelereranno a ridosso del 24 dicembre, quasi in “zona Cesarini”. Ma questo settore sconta un 2014 pesantemente condizionato dalla netta flessione  dei consumi, specialmente quelli alimentari, accusando cali di vendite che vanno dal 10 al 20%. Prevalgono nettamente i piatti delle diverse tradizioni regionali,  si tengono d’occhio come mai le promozioni. E sulle tavole imbandite non mancheranno in particolare  panettoni, frutta secca ed esotica, spumanti e vini italiani.

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